giovedì 16 luglio 2009

L'importante è partecipare



Vagando per Roma nord fino a qualche giorno fa, era facile imbattersi in opere come questa.
Nulla da dire sulla composizione, però l'esecuzione delle opere è veramente pessima.
Dopo pochi giorni dal loro completamento già versavano in condizioni pietose, a dire la verità anche all'inaugurazione si notava la scarsa attenzione posta nella progettazione.
La distanza tra matita e sistema fisico reale è visibilissima, l'incuria dei cittadini ha fatto il resto.
Spero che nessuno se ne avrà a male, ma già sono stati smantellati.

Pre Architettura

Le opere di architettura, sono tali anche prima di essere completate.
Emblematici gli esempi delle grandi opere, come i cantieri della nuova metropolitana di Roma.





Architrttura (Anti-)Classica

Girando per il centro storico di Senigallia (provincia di Ancona), sono stato attratto da questi particolari......l'architettura classica non è poi così classica.



Da notare la mensola utilizzata a mo di chiave di volta, e non è un caso isolato, sembra al contrario uso comune nella cittadina balneare marchigiana.



giovedì 2 luglio 2009

Falso storico e critica alla modernità

Riguardo all'interessante post apparso su DE ARCHITECTURA in questi giorni, Riflessioni sul "Falso storico" (del quale ne consiglio vivamente la lettura), vi riporto il mio commento.....
che magari esce fuori tema, ma che mi è sembrato necessario avendo l'impressione che nel testo vi sia una sorta di snobismo per l'architettura moderna.

Parlare dei Futuristi come "formazione studentesca distorta in nome del modernismo, stregata da una folle visione" e addossargli le colpe di quello che è il patrimonio edilizio italiano mi sembra ingiusto. In questo scritto noto molto astio nei confronti del movimento moderno, visto come tiranno, approfittatore e subdolo artefice di tutti i mali relativi all'edilizia contemporanea. Io (essendo uno sfegatato ottimista) vedo in quei personaggi molto coraggio (magari anche molta incoscienza) e nutro per loro un profondo rispetto. Ora, la questione credo sia più tosto lunga, non vorrei essere prolisso, ma intendo difendere chi non si è accontentato di raccogliere, ma ha cercato anche di seminare, non si è limitato ad imparare ciò che gli veniva insegnato dai professori, dai libri, dal passato ecc... ma ha voluto capire (a sue spese) cosa c'è dietro, non dietro l'edilizia o dietro il "bello", ma dietro l'architettura. Sicuramente ci sono esempi terrificanti di architettura moderna, ma sono pur sempre ricerca, sono trampolini per andare oltre. Sbagliare è molto più utile di far bene (a volte), rende i limiti visibili. E riguardo ai "bellissimi" centri storici italiani, agli elegantissimi esempi di architettura classica, ai fregi, agli ornamenti....messi in contrapposizione con le degradate periferie, con le unità d'abitazione, con la severa edilizia moderna....sia demagogico. L'edilizia classica era fatta si di templi, basiliche, fori romani, ville e residenze principesche; ma anche da baraccopoli di gran lunga peggiori delle favelas brasiliane e se era un fenomeno di poco conto, lo si è dovuto solo alla loro poca estensione (la popolazione rurale era di gran lunga superiore a quella cittadina). Ora grazie al progresso e all'abbattimento dei costi dell'edilizia moderna, a tutti (o quasi) è stata data la possibilità di vivere in abitazioni dignitose, che non siano al pari dei centri storici mi sembra scontato, c'è una disparità di costi e di congestione enorme. A questo punto tirerei in ballo Rem Koolhaas e il suo Junkspace, nel quale enuncia le teorie del Junkspace (appunto), della Città Generica e del Bigness. In conclusione, tra i molti problemi dell'Architettura contemporanea penso che se ne possano tranquillamente eliminare un paio: il Falso e il Brutto. E a monte di tutto farei una distinzione tra "A"rchitettura, architettura ed edilizia.
P.S. Per quanto riguarda un po' tutti i temi, getterei anche un occhio ad oriente (o anche ad occidente tanto è uguale) nel lontano Giappone, che seppur estremamente legato alle proprie tradizioni, è riuscito a "produrre modernità" e trovare un giusto compromesso.
P.P.S. (Se non sbaglio alle spalle del Foro di Augusto c'era la Via Suburra, uno dei luoghi più "sporchi" e pericolosi della Roma antica)