venerdì 24 aprile 2009

Eclissi Architettonica

Cito testualmente da http://ilpapua.blogspot.com/

[...]
Non capisco...come si può dormire sapendo di aver costruito male.....

E riporto anche il mio commento di risposta al suo telegrafico post:

Già... l'etica e l'estetica dell'edilizia raggiungono baratri a volte rivoltanti.
Ma non possiamo lamentarci.
E' il normale andamento delle cose, prima si venerava la natura, poi si sono venerati gli dei...ora si venera il denaro.
E così il progettista migliore è quello che rende il progetto il più economico possibile (dal punto di vista monetario....immediato), l'impresa migliore è quella che consegna prima l'edificio (quindi che fa risparmiare soldi)....e quelli che dovrebbero vigilare su tutto l'iter? Naturalmente i migliori sono quelli che si fidano e non fanno controlli (supponendo che siano in buona fede).
Non è colpa di questi individui, è colpa della nostra cultura...
Alla fin fine ognuno fa quello che vuole, se vuoi lavorare così....fallo pure.
Il problema è quello delle responsabilità, quando succede qualche cosa non è mai colpa di nessuno e soprattutto bisogna sempre prima aspettare che succeda qualche cosa perché ci
si smuova.

E' da tempo oramai che provo a scrivere un post su quest'argomento, o più precisamente sul brillio per luce riflessa dell'Architettura, che per quanto magnifica, se priva di "anima", priva di sostanza, non sarà mai niente di più che un miscuglio di materiali e conoscenze (come d'altronde lo è un piatto di carbonara).
Ma ogni volta che ne rileggo la bozza, mi sembra sempre più altezzoso e senza vie di scampo.
Credo servirà molta incoscienza ed insolenza per pubblicarlo, ma prima o poi...

1 commento:

Andrea ha detto...

In sostanza quelle poche righe sono lo specchio di quanto dovrebbe accadere nelle persone che posseggano almeno un minimo di etica professionale .
Un assassino non penso che la notte non riesca a dormire. Lo stesso accade per queste persone che sono alla pari degli assassini se non peggiori perchè meschini .
Non sto qui a fare la solita predica sul fatto che bisogna avere un comportamento professionale e che alla fama e al denaro bisogna preferire l'ONESTA' .
Mi auguro che a tutti sia già tutto chiaro.
Però vorrei dire che non penso assolutamente che queste furberie , perchè di questo si tratta, si possano giustificare scaricando le colpe sulla "SOCIETA'".
Ultimamente ascoltando il professore Monestiroli, è emersa la crisi in cui oggi versa l'architettura , si parlava in quel caso di una crisi formale ma penso che sia molto più grave la crisi morale e professionale che ormai attanaglia questa meravigliosa disciplina.
saluti Andrea