Già...non è esattamente di facile lettura ed alcune scelte sono poco condivisibili....però trovo i suoi testi molto chiari e ricchi di spunti ancora attualissimi.
Frustati, io ho ancora in mente la chiesa crollata a Gibellina dello stesso Quaroni, eppure la copertura era stata calcolata da Musmeci. Credo che il crollo sia da attribuire ad altri fattori ma meglio cambiare discorso. Quaroni è un tipico esempio di accademico italiano scrive/va bene ma costruiva/sce poco e forse con molte lacune. Una generazione che ha regalato agli speculatori il 95% (circa) del suolo costruito in Italia. Troppo elitari per sporcarsi le mani. Ahimè! Mi sa che sono anch’io un po’ frustato. Saluti, Salvatore D'Agostino
Purtroppo il fatto di scrivere molto (sul niente) e costruire poco (niente) sembra diventato lo standard dalle nostre parti....almeno quì all'università di roma si sente parlare solo di pubblicazioni di dubbia utilità.... Comunque sia... frustrati e frustati.. io speriamo che me la cavo.
4 commenti:
Quaroni mi ha sempre lasciato perplesso come progettista...
Già...non è esattamente di facile lettura ed alcune scelte sono poco condivisibili....però trovo i suoi testi molto chiari e ricchi di spunti ancora attualissimi.
Frustati,
io ho ancora in mente la chiesa crollata a Gibellina dello stesso Quaroni, eppure la copertura era stata calcolata da Musmeci. Credo che il crollo sia da attribuire ad altri fattori ma meglio cambiare discorso.
Quaroni è un tipico esempio di accademico italiano scrive/va bene ma costruiva/sce poco e forse con molte lacune.
Una generazione che ha regalato agli speculatori il 95% (circa) del suolo costruito in Italia. Troppo elitari per sporcarsi le mani.
Ahimè! Mi sa che sono anch’io un po’ frustato.
Saluti,
Salvatore D'Agostino
Purtroppo il fatto di scrivere molto (sul niente) e costruire poco (niente) sembra diventato lo standard dalle nostre parti....almeno quì all'università di roma si sente parlare solo di pubblicazioni di dubbia utilità....
Comunque sia...
frustrati e frustati..
io speriamo che me la cavo.
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