giovedì 23 settembre 2010

Nuovi paradigmi spaziali v.1.5.8 (Thomas Heatherwick & co.)

Within the Seed Cathedral(Image by triplefivedrew via Flickr)

Proseguendo da: http://frustrazioniarchitettoniche.blogspot.com/2010/05/nuovi-paradigmi-spaziali.html e http://frustrazioniarchitettoniche.blogspot.com/2010/06/nuovi-paradigmi-spaziali-v-15.html


Grazie al padiglione britannico dell'expo di Shangai 2010, la "Seed Cathedral", (e ai suoi altri progetti) T. Heatherwick si è guadagnato anche la London Design Medal
L'ennesimo riconoscimento per un lavoro che pone alla ribalta del grande pubblico il "nuovo paradigma spaziale" (il padiglione è stato anche premiato con il RIBA Lubetkin Prize 2010).
Sono oramai numerosissimi gli esempi di questa nuova "corrente" che sfrutta quella potente protesi della mente che è il computer.
Senza il calcolatore, infatti, sarebbe pressoché impossibile produrre la maggior parte degli edifici oggi in costruzione, vuoi per complessità, vuoi per ragioni di budget.
La novità sta nel fatto di raggiungere complessità formali molto elevate, partendo da "algoritmi" relativamente semplici che regolino tutta la progettazione, mantenendo così una forte coerenza progettuale.
In questo modo va sgretolandosi il "limes" tra interno ed esterno, vanno scomparendo (o meglio fondendosi) elementi architettonici "tradizionali" e si vanno indagando nuove frontiere formali e tecniche (nonché funzionali).


Non mi sembra il caso di schierarsi (favorevoli o contrari), ma di studiare quest'embrione di novità che sicuramente è apparso per un qualche motivo.....quale?


Seguite i link per immagini ed approfondimenti.


LINK:
http://www.heatherwick.com/
http://www.archiportale.com/news/2010/09/risultati/london-design-medal-a-thomas-heatherwick_20027_37.html
http://www.dexigner.com/product/news-g21424.html
http://www.archdaily.com/78972/long-island-house-thomas-phifer-partners/
http://mixexperience.ning.com/?xg_source=badge
http://www.grasshopper3d.com/
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4 commenti:

Pietro Pagliardini ha detto...

Se i risultati di questa rivoluzione sono quelli di quel signore dal nome impronunciabile, sono costretto a ricredermi sul mio adorato computer e sul mio molteplice software.
Ma forse è meglio rinunciare a "quei" risultati.
Saluti
Pietro

Maurizio Arturo ha detto...

Ciao Pietro,
sai, io fagocito tutto ciò che vedo, quanto meno cerco di capire il lavoro degli altri; soprattutto quando non prevede il seguire pedissequamente un qualche manuale, ma si pone l'obbiettivo di esplorare territori sconosciuti.
Il mio pragmatismo mi porta a diffidare dalla verità assoluta (o assolutista), cerco di apprezzare l'interezza dell'architettura (critico anche io per carità).

Non so in che modo utilizzi il tuo computer o i tuoi software, ma tienteli stretti, che tu lo voglia o no, non puoi farne a meno.

Potrei sapere cos'ha che non va questo padiglione? Non lo dico per polemizzare, è solo che non credo basti un "FA SCHIFO".

Sembra che la sindrome di Muratore dilaghi, tutti sentenziano, ma nessuno da motivazioni.

Qualche post addietro:

http://frustrazioniarchitettoniche.blogspot.com/2010/09/per-coloro-che-il-grattacielo-deturpa.html

Nikos alla mia provocazione ha risposto che il grattacielo è grande.....lo sapevo anche io... ma perchè non c'è verso di utilizzarlo viste le sue intrinseche qualità?

Saluti
Maurizio

Pietro Pagliardini ha detto...

Maurizio, intanto raramente io mi lascio andare al qualunquismo corrente di molti colleghi: questo fa schifo, quello è un ladro, quell'altro è un raccomandato.
Anzi, proprio su archiwatch faccio il provocatore in tal senso e volutamente mi piace apparire cinico proprio per non apparire, come non sono, moralista.
Il giudizio su progetti come quelli cui rimandi ammetterai essere piuttosto difficile da argomentare, trattandosi di forme, oggetti unici, design. Ti devo rispodnere con una domanda: perchè la nuova 500 (Fiat) viene ritenuta bella e viene venduta a caro prezzo, quando la nuova Ka (Ford) che è "la stessa auto" (progetto fatto insieme, stessi motori Fiat, stesso telaio) costa un po' meno e non è ritenuta di tendenza?
Quei progetti di "architettura" sono la stessa cosa. Il giudizio può essere espresso solo sul "genere" di architettura, mentre sul singolo oggetto, vale il mi piace non mi piace. Il genere lo ritengo sbagliato e assurdo per tutte le cose che sappiamo e che non ripeto.
Inoltre in progetti come questi c'è una differenza abissale tra progetto e realizzazione. Come nel caso di Hadid, che detesto, in quel passaggio c'è una perdita e un decadimento spaventoso. Anche per questo sono oggetti che poco hannoa che vedere con l'architettura.
Software: io uso Revit da quando è diventato Autodesk, cioè da sempre praticamente. Quindi so bene cosa significa parametrico: non c'è da farci sopra molta filosofia, è solo un metodo intelligente di fare progetti. Diverso è il caso dei vari software Rhino o altri, che sono di tipo concettuale. Ma il fatto che un software ti consenta di fare forme strane non significa che siano forme giuste, come il fatto che si possa partorire a 70 anni non significa che sia un bene partorire a 70 anni.
Ciao
Pietro

Maurizio Arturo ha detto...

Continuo a non capire, probabilmente per mancanza mia.
Capisco perfettamente che non sia facile per lei argomentare su progetti come questi, ma è proprio per il cambiamento di "paradigma".
Certamente non credo vadano presi a modello così come sono, sono studi teorici che si concretizzano.

"Il genere lo ritengo sbagliato e assurdo per tutte le cose che sappiamo e che non ripeto"
Non mi sembra una risposta, continuo a non capire.

Concordo con la sua idea di architettura figlia del progetto e del cantiere, ma capisco anche che sia praticamente impossibile seguire le novità tecniche e tecnologiche.
Apprezzo moltissimo la correttezza costruttiva, per me è come l'ortografia, ma di solito nella poesia passa in secondo piano o sbaglio?

Le differenze che lei nota tra i progetti e realizzazioni non c'è più da parecchio oramai, almeno da quando per le architetture complesse si utilizzano programmi tipo GT Project Manager, che consentono di ricreare un modello tridimensionale del tutto identico a quello che verrà realizzato, sul quale lavorano contemporaneamente tutti i progettisti e l'impresa, risparmiando così tempo e denaro.

Cosa vorrebbe dire "forme strane"?
Io direi piuttosto non usuali e comunque ripeto che sono "esercizi", le ricerche architettoniche concettuali vanno comunque avanti, che i tradizionalisti lo vogliano o meno.
(con questo non dico che il tradizionalismo sia da buttare, tutt'altro, dico solo che oramai si lavora su più fronti, non necessariamente binari paralleli.

"Considerate la vostra semenza
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza"

P.S. Riusciresti a far a meno del Revit o di altri software parametrici?

P.P.S. Ricorderei che il retaggio della 500 FIAT è piuttosto differente rispetto a quello della Ka e che comunque di solito le persone adorano le "supercar" non le piccole utilitarie.