lunedì 31 agosto 2009

Saper' essere Architettura

Le vacanze estive volgono ormai al termine e il tarlo dell'Architettura ricomincia a rosicchiare la mia corteccia cerebrale.
Le domande che si fanno spazio sono sempre più espanse: l'Architettura va concepita nella testa dell'uomo o intorno ad esso (nella natura e nelle regole del cosmo)?
Da questo dubbio ne deriva un'altro: Dove finisce la natura? Qual'è il confine tra uomo e suo habitat? Qual'è il confine tra pensiero e realtà tangibile?
E via via mi intreccio sempre più: E' più architettura l'edificio o il suo progetto su carta (fogli visti come periferiche esterne della mente)? (questa è pesante)
Tra sogni premonitori e vagabondaggi in lande (più o meno) desolate mi sono reso conto che è impossibile sfuggire all'Architettura (e che spesso più cerchi di allontanartene e più ti ritrovi avvinghiato ad essa).
Magari l'Architettura è proprio questo, un'infinita matassa di domande.....

7 commenti:

Pietro Pagliardini ha detto...

Domande, domande, domande. Ma architettura è dare risposte, alle domande deve seguire la soluzione.
L'architettura non è speculazione o almeno non è solo speculazione; questa serve a riflettere su ciò che c'è da fare. Lo dico non per fare il cinico ma perchè l'attitudine a troppe domande senza risposta in un architetto rischiano di essere fuorvianti. Noi siamo mattoni e cemento e non solo speculazione.
Una sola risposta alle tue tante domande: conta l'edificio e non il progetto, cioè conta la risposta non la domanda.
Saluti
Pietro

Maurizio Arturo ha detto...

Ben ritrovato Pietro.
Purtroppo quando si lavora poco e si studia altrettanto, si tende ad avere moltissimo tempo libero per speculare e per farsi domande (fortunatamente?).
Forse gli Architetti che PRODUCONO veramente Architettura (o edifici) possono dare qualche risposta (forse).
Io mi limito (e non potrei altrimenti) alle domande, alle supposizioni e per mia natura preferisco avere una domanda che mille risposte.
Comunque credo che le domande non siano così banali (o almeno lo spero).
Ma sono quantomai d'accordo con te sul fatto che l'Architettura sia (anche) "mattoni e cemento".........
Ma non è architettura anche il modo di usarli questi mattoni? E non lo è anche il modo di trasmetterne questo utilizzo agli interessati (e non)?

Andrea Esposito ha detto...

Più che domande , come è già stato detto , l'Architettura deve dare , o almeno cercare di dare risposte a questioni che il quotidiano pone .
Ecco l'Architettura non si può ignorare, perchè ci circonda, ma forse perchè è dentro di noi il bisogno di costruire lo spazio che ci circonda.
In tutta la mia inesperienza ho sempre creduto, e continuo tutt'ora a credere che il valore del progetto su carta sia paradossalmente inesistente perchè l'architettura non è disegno. Esiste più la nostra idea di progetto che il progetto su carta in sè. L'edificio poi corona la nostra idea , le da forma e volume tangibile nella sua materialità. Forse dev'essere questo l'aspetto più bello e affascinante di questa meravigliosa disciplina.
Saluti
ANDREA

Pietro Pagliardini ha detto...

Caapisco che se c'è poco lavoro le domande assillano. In questo periodo di crisi anch'io sono sempre a farmele.
Io volevo solo dire che il nostro mestiere, lo si dimentica troppo spesso, è quello di trovare soluzioni ai problemi, perchè ogni incarico, che sia un caminetto o un palazzo, è un problema da risolvere e il progetto ne è la soluzione, giusta o sbagliata.
Quindi le domande sono indispensabili ma finalizzate alla soluzione giusta.
Non volevo farti chissà quali critiche e mi riferivo più ad un atteggiamento generale che al tuo post, le cui domande sono assolutamente pertinenti.
saluti
Pietro

Maurizio Arturo ha detto...

Il pragmatismo è sempre ben accetto quì :-)
Che voi sappiate c'è qualche Architetto passato alla storia più per le sue domande che per le sue risposte?

Pietro Pagliardini ha detto...

Onestamente non ne sono al corrente.
Ma.... potresti sempre essere il primo!
Auguri
Pietro

Maurizio Arturo ha detto...

hahahaha...bè Michelangelo fu (anche) Architetto... lui ne aveva una bella di domanda, destinata però alla scultura.....