Come tutti saprete, Dedalo è l'incarnazione mitologica dell'Architetto (e non solo a dire il vero).
Riassumo brevemente (e pedestremente):
Dedalo è un artigiano (architetto, scultore, inventore, ecc.. roba di Techne greca insomma) che per invidia butta giù da una rupe il suo giovane nipote Acalo (che a soli 12 anni aveva già inventato il compasso e la sega in metallo).
Acalo però viene tramutato da Atena in uccello e così si salva, trasformandosi in Pernice.
Accusato di omicidio Dedalo viene esiliato e si trasferisce a Creta mettendosi alle dipendenze del re Minosse che nel frattempo aveva fatto un grave screzio a Poseidone (una questione di sacrificio di un toro bianco), il quale per punirlo fa innamorare sua moglie del toro in questione.
Il primo "incarico" di rilievo (mitologico) viene affidato a Dedalo proprio dalla moglie di Minosse, che gli commissiona una mucca di legno nella quale essa potesse entrare (immaginate per quale motivo). Dall'unione della regina con il toro, nasce il Minotauro. Ecco che a Dedalo viene commissionato il famoso Labirinto ove nascondere il mostro. L'architetto tra un progetto ed un'altro si era dato da fare con una serva di Minosse e aveva avuto un figlio, Icaro (un po' scapestrato), ma pur di tornare ad Atene sarebbe stato disposto a darlo via come servo.
Il re per far si che i segreti conosciuti da Dedalo non fossero svelati ai nemici (e anche perché aveva consigliato ad Arianna di dare a Teseo il gomitolo, con il quale, una volta ucciso il Minotauro poté trovare la via d'uscita del labirinto), lo rinchiude nel "dedalo", progettato talmente bene, che neanche il suo creatore ne conosceva l'uscita.
Per fuggire dalla prigionia Dedalo costruisce delle ali, con cera e piume, e raccomanda al figlio di non volare ne troppo in alto, ne troppo in basso. Mentre erano in volo, lontani da Creta, Icaro preso dall'ebrezza del volo, si avvicina troppo al sole, che sciolse la cera che teneva assieme le piume delle sue ali e precipitò in mare. Dedalo dopo averlo sepolto ode il cinguettio (le risa) di una Pernice.
Si trasferisce in Sicilia, dove viene scoperto da Minosse (che lo cercava per vendicarsi), ma le figlie del re locale lo salvano, uccidendo il re miceneo.
Poi si trasferisce in Sardegna (chiamalo fesso) dove morirà di vecchiaia.
Capisco che il mio riassunto sia molto fiacco, ma se volete saperne di più:
Ovidio, Metamorfosi VIII, 183 (credo)
Bé, i miti sono stati scritti per avere interpretazioni (personali), e mi appassionano fin da piccolo.
Immaginate la mia sorpresa nello scoprire un "graffito" (graffio) rappresentante Icaro e un'altro tizio, intenti a raccogliere grappoli d'uva (eseguito niente popò di meno che da Guttuso), sulla facciata della mia facoltà (Valle Giulia, Roma).
Il graffito fu eseguito nel '68 durante l'occupazione e sembra che a spingere il maestro Guttuso a donarci quest'opera fu uno dei gruppi studenteschi che c'erano a quel tempo in facoltà chiamati "Uccelli" che se ne andavano in giro cinguettando e fischiettando come uccelli (appunto).
Per maggiori info:
Con l'introduzione del graffito di Guttuso, aggiungerei anche la storiella della Volpe e l'Uva di Fedro.
A questo punto, il mito dell'architetto è Dedalo? Icaro? Acalo? o il tizio che mangia sorridente l'uva bassa?
"Possono precludermi il mare e la terra,
ma il cielo è certamente libero:
Andremo via per di là."
Dedalo
Ovidio, Metamorfosi VIII