lunedì 27 ottobre 2008

L'Architettura Economica

Non voglio parlare di case fai da te o di edifici di paglia e fango.
Voglio parlare di progettazione, spero di buona progettazione e di buoni edifici.
(magari quanto segue ci aiuta anche a capire l'architettura pornografica)

Penso che per progettare bisogna affidarsi alle 3E (solitamente seguite dalle aziende, in special modo quelle pubbliche): Efficienza, Efficacia ed Economicità (io l'ho imparato in un tirocinio sulla progettazione e gestione ospedaliera che naturalmente non mi fa fruttato neanche un punto di credito, ancora rosico)... 
L'Efficienza sarebbe il massimo rapporto tra i risultati ottenuti e i mezzi impiegati per ottenerli. (in fisica efficienza=potenza in uscita/potenza in entrata e questo rapporto è compreso tra 0 e 1 per la legge della conservazione dell'energia prendendo in esame un sistema chiuso); potremmo (semplicisticamente) dire che in architettura l'efficienza è il rapporto il costo dell'edificio (inteso come capitali utilizzati per la costruzione, la manutenzione e la gestione nonché lo "spazio" occupato, ecc) e il giovamento che se ne trae (la rispondenza delle funzioni rispetto ai bisogni reali, gli introiti monetari, la durabilità fisica e metafisica, la soddisfazione degli utenti intesi anche come chi subisce l'edificio).... spero di essere chiaro ...AIUTATEMI
L'Efficacia è il raggiungimento con successo degli obbiettivi prefissati.....che a volte coincidono solamente con la "visibilità" (la risonanza sociale e culturale dell'edificio). Che l'edificio produca l'effetto voluto e magari anche di più tramite varie sinergie.
Per Economicità non intendendo lo spendere poco, ma lo spendere bene, utilizzare tutti gli spazi (possibilmente creare solo spazi utili che in termini architettonici è molto diverso), costruire in modo da aver bisogno di poca manutenzione (ma potrebbe anche convenire costruire qualche cosa che duri solo pochi anni), risparmio energetico, risparmio di tempi.
Quindi essere ECOnomici vuol dire utilizzare in modo efficiente le risorse a disposizione (spazio, conoscenza, capitali e perché no contesto), raggiungendo in modo efficace gli obbiettivi (pubblicità, cultura, lucro, benessere, riparo, ecc)
L'edificio deve avere la migliore "configurazione energetica" possibile (non solo in senso fisico)

Dobbiamo essere ECONOMICI, che in senso di "forma" architettonica vuol dire costruzioni a "bassa complessità" quando c'è poco da dire e molto da fare e costruzioni "complesse" quando si ha poco da fare e molto da dire.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

A proposito di economicita'. date un occhio ai progetti di "Rural Studio".Un ottima architettura di ricerca realizzata con poche migliaia di euro!
Marco

Maurizio Arturo ha detto...

Grande Rural Studio....
Ma io definirei economica quasi tutta l'architettura...almeno quella "famosa", per fare un esempio banale (come al solito) la Villa Dall'Ava di Koolhaas, se bene sia costata parecchio e non mi pare il massimo della funzionalità, la definisco molto economica vista la risonanza culturale (e i benefici ottenuti dal proprietario in termini d'immagine e di appagamento personale) che ha avuto.

Per ora il MAXXI non mi sembra un'architettura economica (Zazza non mi sta simpatica), ma può darsi che una volta aperto al pubblico si riscatterà.... D'altra parte costruire un museo non economico mi pare difficile (per motivi funzionali e pubblicitari).
Di certo io non commissionerei mai degli uffici a Zazza.

Anonimo ha detto...

concordo con te...anche se Zaza' mi piace molto, eppure qualche matto che le sta facendo fare degli uffici c'è!
Vedere torre di Marsiglia pe credere!
Un saluto Marco

Maurizio Arturo ha detto...

Io credo che Zaha Hadid sia una delle migliori Designer (nel significato italiano del termine) e una delle più grandi scultrici.
Come conosce la forma lei, veramente pochi.
Ma sembra che l'edificio sia quasi un limite nei suoi progetti, vedo sempre spazi impossibili, costi spropositati e falsi ideologico-costruttivi (che vor' dì?)...

Viste dall'esterno le architetture hanno (quasi) tutte un motivo di esistere, hanno sempre qualche cosa di affascinante e di interessante, ma poi quando vai a vedere piante e sezioni rimani allibito.

Anonimo ha detto...

L'architettura , anche se molti la considerano un banale costruire , è qualcosa di complesso e che interessa ambiti del sapere che non hanno limiti .
Nel progettare bisogna pensare a tante cose...l'impatto ambientale , la funzionalità , cercare di contenere i costi (visto che non tutti hanno committenti spendaccioni) , l'estetica , ma bisogna anche pensare all'ego creatrice dell'architetto .
L'utilizzo di fonti di energia alternativa è fondamentale per affrontare meglio e con maggiore responsabilità il futuro...
Zaha Hadid è una grandissima scultrice ,concordo in pieno.
A venezia ho visto alcuni suoi progetti ... ha rivoluzionato il concetto di struttura , di forma .
Dev'essere sicuramente una disegnatrice abilissima...

Maurizio Arturo ha detto...

mhmh... Andrea sono d'accordo con te su tutta la linea.... ma credo che sull'espressione dell'ego dell'architetto ci sia da dibattere un po'... scriverò un post così sentiamo più pareri... grazie per lo spunto