mercoledì 5 novembre 2008

Il tempo è nostro alleato, lo spazio...anche


Un irriconoscibile Renzo Piano, appena trent'enne (è proprio vero che gli uomini sono come il buon vino e non solamente per quanto riguarda l'aspetto), presenta la sua idea di Casa.....
Non so visto 30 anni fa che effetto mi avrebbe fatto questo video, ma sembra così lontano nel tempo e soprattutto nello spazio (architettonico e sociale).....e le sue parole.....mi sembrano fiacche.
Credo che una buona "baracca" (vedi R. De Rubertis), di quelle da favelas, sia meglio della sua "prigione".
Merito giusto per lo spunto di flessibilità e di psicologia, in un progetto che fa acqua da tutte le parti.
Questo video ha quietato un po' il mio animo, mi ha fatto sentire meno inetto.
Abbiamo tempo per studiare e progetteremo le nostre torri del New York Times, per ora testa bassa e pedalare.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo in parte .
Secondo me , e parlo da persona igorante , quella di piano è una idea innovativa per quanto riguarda la flessibilità dell'abitare .
L'aumentare o il diminuire lo spazio interno abitabile è una cosa da non sottovalutare e da studiare , almeno penso.
Per quanto riguarda il concetto di casa-cantiere in evoluzione , magari con gli impianti a vista , sono totalmente contrario a questo.
L'idea non va , secondo me , oltre la mera sperimentazione .
Primo problema , quello estetico .
Tubi in vista , chiodi , fili elettrici , certo non sono un bello spettacolo .
E dove mettiamo la sicurezza???
Pannelli montati così, tubi e fili scoperti , una casa ricca di insidie.
Tuttavia la struttura /involucro esterno cavo all'interno con le due pareti vetrate è una forma che amo molto , ma che certo non è Piano ad aver inventato.
Ah...comunque ultima notizia , Piano è impegnato in un progetto a Vienna ...una stazione... mah
Ciao

Maurizio Arturo ha detto...

mhmh Vienna, vediamo cosa ne esce fuori!..
Per quanto riguarda la casa flessibile, che io sappia le case si tende ad allargarle (anche abusivamente), quindi non vedo perchè non dare semplicemente più spazio possibile (vedi palazzinari), poi se ne serve meno, la casa viene divisa in 2 appartamenti (o in 4 come successo a Roma hihi).
Per la sicurezza ti do piena ragione, soprattutto per i bambini, ma basta vedere il Centro Pompidou per capire che gli impianti possono avere una valenza estetica la cosa parte da Louis Kahn (il buon Renzo ha lavorato da lui per alcuni anni).

Anonimo ha detto...

Be' secondo me alcuni edifici sono costruiti solo per fare scalpore, in senso positivo, e mettere in luce alcune delle novità proposte. In questo caso, come diceva Andrea, la variazione dello spazio.
Se vuoi far parlare di una cosa, non la introduci "silenziosamente" in un edificio usuale, le devi dare spazio e visibilità.
Un po' come accade con l'architettura sostenibile: è possibile costruire casa in paglia, ma non è detto che questo sia effettivamente fatto... io almeno lo leggo come un messaggio volto a invogliare a guardare l'ampia gamma di possibilità che la natura ci offre, ed è qualcosa su cui ci si dovrebbe lanciare, invece ricorrere al solito calcestruzzo!!

Nicoletta

Maurizio Arturo ha detto...

W il C.L.S. !ahah
si sono completamente d'accordo, però in architettura serve sempre un certo rigore nel fare le cose, altrimenti si corre il rischio di passare per sprovveduti....

P.S. Certo che la scelta degli infissi stile Alcatraz è un po' infelice visto che vuole liberare l'uomo dalla schiavitù dello spazio casa.

Anonimo ha detto...

Hahahaha...Infatti è stile prigione questo progetto.
Comunque è vero , a volte per "urlare" novità si finisce per fare anche dei passi falsi , basta esserne consapevoli e anche Piano penso che non costruirebbe mai per nessuno una casa simile . Almeno spero.